Con il termine craniostenosi s’intende una condizione patologica determinata da una fusione precoce di una o più suture craniche durante la gravidanza della madre.
Il risultato di questa fusione determina una anomala forma della testa del neonato, che comporta una crescita disarmonica del cranio durante i primi 2 anni di vita. Il cranio è composto da ossa piatte, separate da suture, che si chiudono normalmente tra il primo e il terzo anno di vita.
Man mano che il cervello dei bimbi si sviluppa durante i primi 2 anni di vita, raddoppiando il suo volume, le suture permettono al cranio di espandersi progressivamente e quindi si ottiene la crescita armonica della testa. Invece, quando le suture sono chiuse, il cranio si espande lungo le suture che rimangono aperte, con conseguente deformazione progressiva della sua struttura.
Nei casi più gravi, nei quali sono saldate più suture, si sviluppa un aumento della pressione (ipertensione endocranica) che può comportare danni al cervello, se non viene subito diagnosticata e trattata chirurgicamente.
Le cause delle craniostenosi semplici è per la maggior parte di esse sconosciuta.
Solamente per le forme complesse è stata riconosciuta una mutazione genetica.